NON C’E’ DIFESA DELL’OCCUPAZIONE
NE SVILUPPO INDUSTRIALE
SENZA LA MESSA AL BANDO DEL MODELLO MARCHIONNE
Il 28 Novembre il Sindaco di Torino Piero Fassino, ha convocato a Torino le rappresentanze
dei Consigli Comunali delle città su cui sono presenti stabilimenti FIAT. Noi sappiamo chi è
Piero Fassino: un noto seguace dell’AD FIAT Marchionne tanto ligio agli ordini del padrone
che durante il referendum sul Piano Marchionne a Mirafiori si sperticò in una campagna
elettorale a favore del SI a quell’accordo capestro. Noi sappiamo chi è l’AD FIAT Marchionne:
un manager milionario che vuol passare alla storia come colui che smantellò gli stabilimenti
FIAT e con essi quanto resta dei diritti dei lavoratori in Italia. Noi sappiamo che l’assise
convocata per il 28 Novembre a Torino è una combutta per far ingerire la somministrazione
della pillola “Fabbrica Italia” (ovvero il Piano Marchionne) a quei territori dove insistono
stabilimenti FIAT prossimi all’estensione del suddetto Piano (a Cassino varato poco tempo
addietro con accordo tra azienda e sindacati complici e prossimo ad entrare in vigore dal
2012). Noi sappiamo che non c’è difesa del tessuto industriale del territorio ne sviluppo
senza difesa delle condizioni di vita e di lavoro. Noi sappiamo che non c’è difesa
dell’occupazione e dello sviluppo in FIAT senza l’immediata messa al bando del modello
“Fabbrica Italia”. Noi sappiamo che Fabbrica Italia è un trucco per realizzare gli obiettivi di
Marchionne che vuole chiudere gli stabilimenti FIAT e annientare i diritti di tutta la classe
operaia del paese in ossequio alle volontà e ai profitti suoi e dei restanti poteri forti. Noi
sappiamo che Fabbrica Italia vuole sancire il cimitero dei diritti dei lavoratori nel nostro
paese. Noi sappiamo che con l’introduzione di Fabbrica Italia a Cassino quel che aspetta al
nostro territorio è il cimitero industriale già inaugurato da Marchionne a Termini Imerese,
Valle Ufita e altrove, la produzione ridotta ai minimi termini e il massiccio ricorso alla cassa
integrazione che stiamo vedendo a Mirafiori e Pomigliano. Noi sappiamo che questo scenario
è confermato dall’assenza del minimo piano industriale che definisca i modelli che sotto il
regime “Fabbrica Italia” dovrebbero uscire dagli stabilimenti FIAT! Noi sappiamo che
accettare ogni vessazione dei diritti contemplata in Fabbrica Italia in nome della difesa
dell’occupazione è l’arte dei complici dell’AD Marchionne! Noi sappiamo che la Giunta
Petrarcone e il Consiglio Comunale di Cassino si recheranno il 28 Novembre al cospetto del
maggiordomo di Marchionne (alias Piero Fassino) a discettare di difesa dell’occupazione e
sviluppo industriale in FIAT senza denunciare e prendere di petto il principale ostacolo in
tema ovvero il modello “Fabbrica Italia”! Noi sappiamo che la Giunta Petrarcone e la
maggioranza dell’attuale Consiglio Comunale stanno compiendo un clamoroso voltagabbana:
dopo che in campagna elettorale hanno cavalcato il movimento NO Marchionne (facile
reperire le tante dichiarazioni a riguardo dell’attuale Sindaco e altri esponenti) oggi
vorrebbero mettere un sostanziale timbro sul Piano Marchionne e su Fabbrica Italia! Noi
sappiamo tutto questo e pensiamo che sia quanto basta per averne abbastanza e indignarci!
Facciamo appello alla FIOM e al sindacalismo di base, a tutta la cittadinanza attiva,
democratica e progressista di Cassino, a quanti non vogliono essere complici di Marchionne,
ad indignarsi e mobilitarsi. Il 28 Novembre la Giunta Petrarcone deve scegliere da che parte
stare! O con il mandato popolare fornitogli da quanti l’hanno votato per la sua
pronunciata opposizione al Piano Marchionne/Fabbrica Italia! O con il mandato
delle burocrazie dei sindacati complici e dei poteri forti! Per rammentare alla
Giunta Petrarcone e al Consiglio Comunale quale è il mandato popolare che
hanno ricevuto troviamoci tutti quanti venerdì 25 Novembre alle ore 18 sotto il
Comune di Cassino per un presidio di protesta in cui riaffermare che Cassino non
si piega a Fabbrica Italia.
Il Comitato di lotta Operaio e Popolare "3 Settembre"
per info, contatti e adesioni: assemblea.cassino@gmail.com
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